Dal nonno regista alla convivenza con Lapo Elkann fino a Matteo Renzi: il racconto di Carlo Calenda a “Sette” del Corriere della Sera.
Carlo Calenda, leader di Azione, si è recentemente raccontato in un’intervista a “Sette” del Corriere della Sera, svelando dettagli inediti sulla sua vita: dal nonno Luigi Comencini alla giovane paternità e alla carriera politica, inclusi i rapporti con la moglie Violante e Matteo Renzi.
Il rapporto con Matteo Renzi e la frattura politica
La politica, come riportato da Open, ha rappresentato per Carlo Calenda una nuova sfida, culminata nella sua nomina come ambasciatore italiano presso l’Unione Europea, proposta da Matteo Renzi.
Tuttavia, i rapporti con l’ex sindaco di Firenze si sono deteriorati con il fallimento del progetto del Terzo Polo. “Al contrario di quello che si dice in giro, non sono uno che se la segna. Posso litigare con uno ma poi me ne dimentico“, ha dichiarato.
Ha anche ammesso di aver scritto più volte a Renzi senza ricevere risposta: “Qualche volta gli ho scritto. A volte ero con un amico comune e gli ho mandato un selfie via whatsapp. Non ha risposto“.
Sulla possibilità di una riconciliazione politica, il leader di Azione è categorico: “Quando abbiamo fatto la lista alle Politiche del 2022, mi ero autoassegnato un cinquanta per cento di possibilità che andasse bene e un cinquanta che mi volesse fregare“. Secondo Calenda “è finita col secondo cinquanta per cento. E non succederà più“.
Dalla paternità a 16 anni alla convivenza con Lapo Elkann
Ma superando la parentesi politica, Carlo Calenda è nipote del celebre regista Luigi Comencini ed ha avuto un’infanzia legata al mondo del cinema, ma senza mai esserne attratto: “Mai sfiorato neanche per un secondo dall’idea di fare carriera nel cinema, mai tentato“, ha dichiarato.
La sua adolescenza è stata segnata dalla precoce paternità: a 16 anni, da una relazione con una donna più grande, è nata sua figlia Tay.
Sul piano professionale, il leader di Azione ha avviato la sua carriera nel settore manageriale, lavorando per Ferrari e Sky, vivendo anche una curiosa esperienza di convivenza con Lapo Elkann a Modena: “Lapo e io eravamo entrati in Ferrari più o meno nello stesso periodo e dividevamo lo stesso appartamento“.
La collaborazione con Luca Cordero di Montezemolo ha poi rappresentato un momento cruciale, portandolo a progetti come Italia Futura e alla fondazione di Scelta Civica per l’Italia, il partito di Mario Monti.